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1818 - CAMPANA GRANDE
Scritto da Museo dal Mare il .
La Torre dell'Orologio di Taranto, già oggetto di approfonditi studi storici, cela al suo interno numerosi strati di significati e simboli. Uno di questi è rappresentato dalla sua campana più grande, fusa nel 1818 per volontà dell'allora sindaco, Don Cataldo Carducci. L'iscrizione presente sulla campana, "Ferdinando Olita di Lizzano f. a. 1818. In honorem Divi Cataldi protectoris riformata nel sindicato del cav. D. Cataldo Carducci", costituisce una vera e propria fonte documentaria di inestimabile valore. Essa ci informa non solo sulla data di fusione dell'oggetto, ma anche sul suo committe…
1861 - NUOVA FONTANA
Scritto da Museo dal Mare il .
Dopo la distruzione della originaria fontana voluta da Carlo V nel 1861 ne fu costruita una nuova su un esistente progetto del 1854 dell’allora architetto comunale Cataldo De Florio. La seconda fontana, a differenza della prima che si trovava leggermente spostata più ad est rispetto al centro della piazza, fu collocata precisamente al centro geometrico della piazza.
1865 - TARANTO  CITTA’ APERTA
Scritto da Museo dal Mare il .
L'anno 1865 segna una svolta fondamentale nella storia di Taranto: con il Decreto Reale del 1° settembre, la città viene finalmente dichiarata "aperta e libera", ponendo fine a secoli di servitù militare e aprendo le porte a un nuovo futuro. L'abolizione delle fortificazioni, a lungo auspicata dalla cittadinanza e dalle autorità locali, rappresenta un evento di portata epocale, che segna il passaggio da una città chiusa e militarizzata a un centro urbano aperto al commercio e allo sviluppo economico. L'avversione verso le mura era ormai radicata nell'animo dei tarantini, che vedevano in esse…
1893 - ANCHE LA FONTANA VIENE DEMOLITA
Scritto da Museo dal Mare il .
Piazza Fontana si avvia a non essere più la piazza principale di Taranto per lo sviluppo ormai inarrestabile del Borgo Nuovo.  Jean de Beaùregard, l'ultimo dei viaggiatori stranieri dell'Ottocento in visita a Taranto, la descrive così "...la Pescheria, o mercato del pesce... e, sui muri sbrecciati delle antiche fortificazioni... stese ad asciugare al sole per tutta via Garibaldi, le grandi reti da pesca".    Lo scorrere della Storia ha preservato quindi, quasi piegandosi ai desideri della popolazione, solo la Dogana del pesce e la Torre dell'orologio, simboli di quella vocazione economico…