
1750 - EDIFICAZIONE TORRE
La Torre di Taranto che undici anni dopo divverrà “torre dell’orologio” è uno dei pochi monumenti superstiti della città antica, rappresenta un prezioso testimone delle trasformazioni urbanistiche e sociali che hanno caratterizzato i secoli passati. Seppur le sue origini precise restino avvolte nel mistero, alcuni elementi ci permettono di ipotizzare una datazione approssimativa e di ricostruirne il ruolo all'interno della comunità.
La Torre, eretta sul lato orientale di Piazza Fontana, rappresenta uno dei pochi monumenti superstiti di un passato glorioso e complesso. Situata in una posizione strategica, tra la Strada della Marina (oggi via Garibaldi) e Largo San Nicola, la torre si erge come un silenzioso testimone delle vicende storiche che hanno segnato la città di Taranto.
Le sue origini affondano le radici in un passato remoto, probabilmente nel Medioevo, su una preesistente struttura di cui si sono perse le tracce. Nel corso dei secoli, la torre è stata oggetto di numerosi interventi che ne hanno modificato l'aspetto e le funzioni. L'aspetto attuale, fortemente caratterizzato da paraste, trabeazioni e motivi ornamentali tipici del Settecento, è il risultato di una complessa stratificazione di stili e tecniche costruttive.
La Torre ha svolto un ruolo fondamentale nella vita della comunità tarantina. La sua posizione, in prossimità della piazza, la rendeva un punto di riferimento, un luogo dove la gente si incontrava e scambiava notizie.
A partire dalla metà del XVIII secolo, la Torre assunse un ruolo di primaria importanza nella vita della comunità tarantina. La piazza antistante, con la sua fontana e la torre, divenne il centro nevralgico degli scambi commerciali e delle relazioni sociali.
La scelta di molti notai, tra cui Francesco Nicola Mannarini, di stabilire le proprie "curie notarile" ai piedi della torre è particolarmente significativa. Questa consuetudine testimonia l'importanza che la piazza e la torre rivestivano nella vita economica della città. I contratti commerciali, spesso conclusisi all'ombra della torre, acquisivano così un valore simbolico e una maggiore solennità.
Purtroppo, le trasformazioni urbanistiche avvenute alla fine del XIX secolo hanno provocato la demolizione di molti edifici storici, tra cui la Torre di Raimondello Orsini, la Cittadella e la Fontana della Piazza, privando la città di una parte importante del suo patrimonio culturale. La Torre , invece, è riuscita a sopravvivere a queste distruzioni, diventando così un simbolo della continuità storica e della memoria collettiva.
Oggi, la torre rappresenta un prezioso documento storico, capace di evocare atmosfere e sensazioni di un tempo lontano. Le sue linee semplici e severe, i suoi materiali solidi e la sua posizione dominante sulla piazza ne fanno un'icona della città. La Torre è molto più di un semplice orologio: è un monumento che ci parla della storia, della cultura e dell'identità di Taranto.